Locali commerciali, a Siena la redditività è del 13,8%! Tutto quello che devi sapere
A Siena i locali commerciali proposti in affitto continuano a offrire una buona redditività, superiore alla media nazionale: scopri di più su questa opportunità di investimento.
Siena continua a registrare numeri positivi per quanto riguarda il mercato immobiliare, residenziale e non solo.
In particolare, colpiscono i risultati conseguiti dai locali commerciali proposti in affitto che, secondo i dati emersi da un'approfondita ricerca di mercato, nel territorio senese assicurano in questo momento una redditività del 13.8%.
Un dato stimolante anche perché al di sopra della media nazionale, attualmente fissa al 12%.
Ma a brillare non sono solo gli affitti di locali commerciali, ma anche gli uffici che garantiscono un rendimento mediamente del 9.8%, mentre garage e box auto assicurano una redditività del 7.4%.
I locali commerciali rimangono quindi l’investimento immobiliare più redditizio. Ma cosa significa affitto commerciale? Quali sono le regole da seguire? Facciamo chiarezza.
Affitto commerciale: come funziona?
Il 13,8% di redditività della città di Siena è un dato senza dubbio stuzzicante.
Se sei alla ricerca di un investimento immobiliare, acquistare un locale commerciale a Siena per poi metterlo a disposizione in affitto è un investimento che potrebbe darti tante soddisfazioni dato che, nel medio e lungo periodo, potresti ammortizzare le spese sostenute e successivamente contare su una vera e propria rendita mensile.
Tuttavia, ci sono diverse cose da tener presente e che devi conoscere, soprattutto per quanto riguarda il contratto di locazione commerciale.
Innanzitutto si tratta di un atto che ti consente di proporre in concessione il tuo immobile ad un conduttore in cambio del pagamento di un canone mensile stabilito in funzione di tante caratteristiche come lo stato in cui si trova, la posizione geografica e la metratura.
Ricordiamo però che il contratto di locazione commerciale si può sottoscrivere soltanto nel caso sia utilizzato per lo svolgimento di un'attività economica ed è necessario rispettare alcune normative specifiche.
In primo luogo, esso va registrato entro 30 giorni dalla stipula presso la sede territorialmente competente dell'Agenzia delle Entrate.
La struttura del contratto deve poi contenere delle informazioni indispensabili, tra cui le generalità dei contraenti ossia del proprietario e dell'affittuario, una descrizione esaustiva delle unità locate, il numero di vani e l'indirizzo in cui si trova.
In un'altra sezione occorre poi far riferimento ai dati catastali per semplificare l'attività di registrazione.
Ovviamente, come nella gran parte dei contratti, possono essere inseriti nel contratto ulteriori vincoli e disposizioni che riguardano, ad esempio, la gestione degli interventi di manutenzione e quelli di miglioramento.
Questioni fiscali del contratto di locazione di immobili commerciali: la cedolare secca
Al contratto di locazione commerciale si lega anche la cedolare secca, un regime facoltativo che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle imposte addizionali pari al 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.
In particolare, a partire dal 1° gennaio 2024, sono state apportate delle modifiche che consentono di avere indiscutibili vantaggi grazie all'introduzione della cedolare secca anche per gli immobili commerciali, dato che in passato era un'opportunità prevista esclusivamente per immobili ad uso residenziale.
Ci sono però delle restrizioni per poter usufruire di questo particolare regime: nello specifico il locale commerciale deve fa parte della categoria catastale C/1 e avere una superficie non superiore ai 600 metri quadrati (senza contare le pertinenze).
