Documenti compravendita: arriva il nuovo certificato di stato legittimo.
Il Decreto Semplificazioni ha introdotto il certificato di stato legittimo, una nuova garanzia di regolarità dell’immobile dal punto di vista edilizio e urbanistico.
Per evitare problemi e vivere serenamente l’acquisto o la vendita della tua casa, è bene affrontare la compravendita affidandosi a un professionista preparato in grado di tutelare i tuoi interessi.
Sarà suo compito verificare che tutto sia in ordine, dalla planimetria catastale alla certificazione energetica.
La documentazione necessaria per una compravendita è molto articolata; successioni, donazioni, inadempienze o non conformità, sono solo alcune delle situazioni in cui è possibile incappare.
Ci siamo occupati di tutto questo in altri articoli del nostro blog, ma oggi vogliamo tornare sul tema perché sono in arrivo delle novità per quanto riguarda la documentazione che attesta la regolarità di un immobile.
Infatti con il Decreto Semplificazioni (Dl 76/2020), dal 17 luglio 2020 è stato introdotto il nuovo certificato di stato legittimo, un documento utile a garantire l’assenza di abusi edilizi.
Si tratta di una dichiarazione asseverata rilasciata da un tecnico abilitato che attesta l’assenza di violazioni alla disciplina edilizia e urbanistica oppure la presenza di «tolleranze costruttive» o la presenza di piccole difformità.
Ricordiamo che con tolleranze «costruttive» o «esecutive» si intendono quelle circostanze in cui la costruzione non è perfettamente fedele al progetto, ma non si ha una situazione abusiva.
Nello specificio, la legge ammette il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro inerente alle singole unità immobiliari contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo.
Oltre a questo, sono tollerate anche le irregolarità geometriche, le modifiche alle finiture di minima entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne che siano avvenuti durante i lavori eseguiti per l’attuazione di titoli edilizi, a condizione che non sia pregiudicata l’agibilità dell’edificio.
Il certificato va a sostituire la dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica e, rispetto a questa, assume un rilievo fortemente pubblicistico in quanto comporta la responsabilità penale in caso di dichiarazioni false (essendo asseverata).
Inoltre, pur essendo prodotto da un soggetto privato, il certificato di stato legittimo riveste il ruolo di una certificazione ufficiale di conformità edilizia.
In pratica, il nuovo certificato andrà a chiarire tutti i casi in cui ci siano dubbi sulla regolarità edilizia e urbanistica di un immobile, risultando di grande utilità in alcune situazioni specifiche. Vediamo quali.
Il certificato di stato legittimo servirà per:
- facilitare un’operazione edilizia e velocizzarne i tempi, perché dimostra che si interviene su una situazione legittima;
- accertare in modo ufficiale che l’immobile che si vuole vendere o comprare è conforme alla normativa edilizia e urbanistica, evitando così ogni eventuale controversia in merito alla scoperta di abusi edilizi avvenuta in un momento successivo al contratto preliminare o al rogito.
- usufruire con sicurezza di un’agevolazione, dato che i benefici fiscali non sono ottenibili con riferimento a fabbricati sui quali siano stati effettuati interventi abusivi.
Precisiamo che al momento per vendere o acquistare un immobile non è obbligatorio possedere il certificato di stato legittimo e allegarlo all’atto.
Nonostante questo, corredare il bene di questo documento servirà come marchio di qualità dell’immobile sotto il profilo giuridico e materiale.
